COSA CI MOTIVA A SEGUIRE UN PROGRAMMA DI ESERCIZI A CASA?


 

Mi sorge un dolore in una zona del corpo.  A volte riesco a risalire al motivo, a volte no. Decido di rivolgermi ad un fisioterapista per risolvere il problema. A volte si riesce a ridurre o annullare il sintomo grazie al trattamento, a volte no. Per supportare il lavoro manuale, generalmente proponiamo alle persone un po di esercizio a casa, come forma di terapia. Ogni caso ha davvero una propria storia e le indicazioni sono o dovrebbero essere personalizzate al meglio. 
Generalmente per semplificare mi trovo di fronte a 3 tipi di situazione: 
1) chi esegue gli esercizi in modo costante gli esercizi assegnati (a mio parere circa 30% dei casi)
2) chi prova gli esercizi forse con poca intenzione, o dimenticando in parte l'esecuzione o magari non trovando subito un miglioramento si demotiva (un buon 40%)
3) chi da subito fa capire che non intende eseguire esercizi o chi, dopo l'assegnazione, non trova modo e tempo per eseguirli. (30% circa)
Nel secondo caso, la responsabilità sta nella comunicazione e nell'accordo terapeutico con il paziente, oppure proprio un limite di efficacia dell'esercizio, per cui mi viene da pensare che sia io che debba cambiare qualcosa nella proposta del compito domiciliare. 

Uno studio pubblicato nel Journal of Rehabilitation Medicine (Wright et al., 2014), che mi è capitato di leggere recentemente, ha evidenziato come l’adesione agli esercizi domiciliari per problemi muscoloscheletrici sia influenzata in modo determinante… dal rapporto con il terapista.

La ricerca ha valutato variabili come personalità, autoefficacia, motivazione e percezione del dolore, ma il dato più forte è emerso dal legame tra paziente e professionista: più il terapista viene percepito come competente, chiaro nella comunicazione e coinvolgente, maggiore è la probabilità che il paziente segua il programma prescritto a casa.

Interessante notare anche che i soggetti con tratti ansiosi o con bassa fiducia in sé tendono a essere meno costanti nell’aderire agli esercizi, soprattutto se non si sentono supportati.

Il messaggio è chiaro: la qualità della relazione terapeutica non è un “di più”, ma un fattore clinico che incide sull’efficacia del trattamento.

Spiegare bene il perché degli esercizi, personalizzare le indicazioni e creare fiducia è parte integrante della mia e nostra competenza come terapisti.

 

Mirco Montedonico, fisioterapista Physiolab: Corso Brizzolara 1/3, Chiavari - Tel: 3465237941



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Commenti: 2
  • #1

    Raffaella (domenica, 06 luglio 2025 13:50)

    Verissimo importante rapporto fiducia e impegno da parte del paziente

  • #2

    Marinella (domenica, 06 luglio 2025 15:22)



    È importante instaurare un rapporto di fiducia con chi ti segue, e avere costanza!!!�