
Spesso si pensa che per avere ossa forti basti assumere calcio e vitamina D. In realtà, il nostro corpo ha bisogno anche di stimoli meccanici adeguati, cioè di movimento e forza, per mantenere lo scheletro in salute. Uno dei metodi più efficaci per farlo è attraverso l’HIIT.
L'HIIT (High Intensity Interval Training) è un tipo di allenamento che alterna fasi brevi ma molto intense (come salti, sprint, esercizi a corpo libero o con piccoli carichi) a momenti di recupero attivo. Può durare anche solo 15-20 minuti, ma ha un impatto importante su muscoli, cuore… e ossa.
Perché fa bene allo scheletro?
Il nostro osso è un tessuto vivo: si adatta agli stimoli che riceve. Quando lo sottoponiamo a carichi intensi e rapidi, come accade durante un salto o uno sprint, l’osso si “deforma” leggermente a livello microscopico. Questa deformazione viene percepita dalle cellule ossee (gli osteociti), che attivano un processo di rinforzo e ricostruzione. Durante uno sprint massimale o un salto pliometrico il carico è anche del 300 o 400% del peso corporeo.
In parole semplici: più movimento intenso facciamo, più l’osso si rinforza.
Un elemento chiave dell’HIIT è che gli stimoli sono intermittenti e variabili: ciò significa che l’osso non si abitua mai a un carico costante e ripetitivo, ma è continuamente sollecitato in modo nuovo. Questo previene l’adattamento passivo e mantiene alto lo stimolo per la formazione ossea.
Inoltre, molti esercizi HIIT coinvolgono movimenti multidirezionali, cioè con rotazioni, salti laterali, spostamenti su più assi. Questo porta a una strutturazione ossea più completa, migliorando la resistenza dell’osso in tutte le direzioni e favorendo un migliore controllo motorio.
Come funziona lo stimolo?
Durante un esercizio ad alta intensità, i muscoli si contraggono con forza, tirano sui tendini, e questi trasmettono un “tiro” sull’osso. Inoltre, quando saltiamo o atterriamo, l’impatto col suolo crea delle vibrazioni che stimolano la risposta ossea.
Questi stimoli sono:
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rapidi
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variabili
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non lineari
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multidirezionali
E proprio per questo, molto efficaci per innescare l’adattamento.
Gli esercizi che si sono dimostrati più utili sono ad esempio:
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squat jump
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affondi con salto
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corsa a scatti (sprint)
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salti laterali o sullo step
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esercizi pliometrici
Anche esercizi con piccoli carichi (manubri o bande elastiche, o corde.....) possono aiutare se eseguiti in forma esplosiva.
In caso di osteoporosi molto grave, è meglio ovviamente valutare una progressione graduale e personalizzata.
L’HIIT può essere uno strumento utile nella prevenzione della fragilità scheletrica, insieme a una dieta equilibrata, l’esposizione al sole e la giusta attività fisica.
Buon 1^ Maggio!!!
Mirco Montedonico, fisioterapista Physiolab: Corso Brizzolara 1/3, Chiavari - Tel: 3465237941
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Marinella (giovedì, 01 maggio 2025 16:09)
Argomento molto interessante,esaustivo come sempre,bravissimo !!!